guardiamo Gilda e alla saggezza della sua lentezza e  capacità di resistere… , 20 mar 2020

carissima ****(e naturalmente *** e ***),
condivido ogni tuo pensiero, dal primo all’ultimo.
E proprio perchè cerco sempre di tenere una visione ampia – con tutti i limiti della mia ignoranza – continuo ad essere convinta che la vera tragedia che sta smuovendo il mondo (occidentale) è che è stato messo in scacco il delirio di onnipotenza dell’essere umano.
Arcisicuri di potercela fare sempre,  all’arrembaggio della conquista di altri spazi al di fuori della Terra, alla sperimentazione di un’intelligenza artificiale, ma, al tempo stesso, del tutto incuranti di quello che da decenni ci stanno raccomandando: il pianeta soffre, non è una risorsa inesauribile. Ci voleva una ragazzina autistica per cercare di richiamare l’attenzione su questi temi: pare un’ironia della sorte pensando alle folle sostenitrici delle sardine …
E ora, dopo giornate interminabili a cercare di capire che cosa fare, ad accusare le manovre economiche, a dire e negare, professare il giusto e l’ingiusto, il mondo sta collassando di fronte a un virus.
Non poterlo controllare è uno smacco.
Soprattutto perchè stavolta riguarda proprio tutti. Quando succedono terremoti, alluvioni, tsunami, (con un numero spaventoso di vittime) la nostra pancia ne viene ferita, ma se non ci riguarda da vicino, piano piano passa e resta solo l’oggi di chi è colpito e deve fare  conti con la ricostruzione.
 Ben inteso, percepisco il clima drammatico né lo sottovaluto, però non posso fare a meno di pensare anche ad altre notizie: prima, guardando la tv, uno spot pubblicitario ha messo in onda il filmato in cui si dichiara che muore un bambino denutrito ogni 15 secondi.  FIno a poco tempo fa, notizie riguardo allo scioglimento dei ghiacci, sembravano un muto appello a invitarci a fare qualcosa prima che la situazione diventi un’emergenza.
Speriamo che ora che siamo a casa, davvero un pensiero di più ampio respiro ci faccia riflettere sui nostri stili di vita e recuperare un senso di solidarietà verso la  terra che ci ospita e verso chi non ha ancora risorse per la propria sopravvivenza.
In tutto questo, ovvio prevale anche il sentimento della paura, ora che ci siamo accorti della nostra impotenza.
Che dirti, guardiamo gilda e alla saggezza della sua lentezza e  capacità di resistere… probabilmente a quest’ora le sue sorelle inizieranno a uscire anche ad amaltea.
speriamo di rivederle primo o poi…
baci
***
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