TartaRugosa ha letto e scritto di: Alba Donati (2021), La libreria sulla collina, Einaudi, Torino

Quando sulla scrivania arriva un testo come questo, i libridinosi esultano di felicità. Non solo perché pensano a quanto sarebbe bello avere una simile libreria sotto casa, ma perché, amabilmente invidiosi, vorrebbero essere loro stessi gli autori delle pagine che, sotto forma di diario, si rincorrono fra memorie, citazioni, stimolazioni sensoriali, segnalazioni di libri ed autori che già desidereresti avere sul tavolo di lettura.

E anche perché è una cronistoria che mostra come sia possibile realizzare un sogno, quando ci credi davvero.

La libreria era dappertutto, prima ancora di nascere. Aveva già iniziato a fare incantesimi quando ancora era un poggio scosceso con qualche cespo di insalata, due pali arrugginiti e un filo per stendere i panni”.

Non si tratta infatti di una libreria convenzionale: Sopra la Penna è una specie di cottage-chalet letterario di legno che trasmette il sapore di casa, che affaccia su un giardino e su un panorama mozzafiato delle colline toscane, una libreria mignon che sorge a Lucignana, un paesino arrampicato su un monte di 180 persone.

Cosa rispondere a chi chiede come m’è venuta l’idea di aprire una libreria in un posto sperduto. Il fatto che per me questo posto sperduto è il centro del mondo perché lo guardo con gli occhi di una bambina che ha salito scale traballanti e vissuto in case gelide in gelidi inverni, una bambina che ha riparato come poteva le cose rotte.

Perché l’infanzia una trappola, ha il brutto e il bello, solo che devi trovare la bacchetta magica per trasformare l’uno nell’altro. Adesso ho il mio cocchio pieno di libri, sono a posto.

Nella vita di Alba entri discreto, in punta di piedi, incontrando lentamente le persone della comunità che hanno svolto un ruolo importante nella crescita di una bambina in cui “l’idea della libreria giaceva di certo acquattata” dai primi anni di vita. Quelle stesse persone che si stringeranno attorno a lei per aiutarla ad affrontare le avversità che pare vogliano contrastare la sopravvivenza di un luogo fatato.

Perché quando credi a un’idea, la coltivi e la curi senza mai arrenderti di fronte alle difficoltà (l’incendio dopo un mese dall’apertura, il nefasto periodo del lockdown causato dal Covid, far quadrare i conti). Con leggerezza poetica, sfogliando giorno per giorno il diario di una nascita, ci si ritrova a sentirsi parte di quella piccola comunità stretta intorno ad Alba, ognuno con i mezzi che può mettere a disposizione, per difendere un bene comune così prezioso.

E come solo una penna poetica sa fare, respiri, vedi, assapori, annusi un mondo di magia, quasi ti fossi piacevolmente smarrito in una fiaba reale.

Al giardino si accede da un cancello verde salvia, si scende n gradino e sei in una fiaba.. C’è il susino selvatico, e il pesco, il plumbago, il glicine, rose e peonie. I tavolini e le sedie sono in ferro, ci sono due Adirondack celesti e due sdraio con il telo a fiori.

Il tè è una tappa fondamentale della visita alla libreria … Tè verde, nero, rosso, bianco. Poi si sceglie fra vaniglia, bergamotto, ginseng, mango, lime, curcuma, zenzero, cannella, mandarino, miele e limone. Il Tè che viene dal Kent si presenta in confezioni da collezione con sopra il volto di una scrittrice e di uno scrittore. E naturalmente ci sono le marmellate letterarie, la marmellata di Virginia Woolf con arance amare e whisky … di Colette con susine e anice stellato … inutile cercarle si trovano solo da noi.

Per non parlare degli oggetti (da brava TartaRugosa viaggio sempre con la casa addosso, mio vero riparo):

E’ arrivato The Literary Witches Oracle, un mazzo di strani tarocchi che interroga il futuro attraverso le figure di alcune scrittrici. … le calze fatte da una signora in Israele con le parole di Orgoglio e pregiudizio e di Alice nel paese delle meraviglie… E’ così che riempio la mia libreria, con libri e oggetti che dai libri provengono.

Geniale la chiusura giornaliera con l’elenco dei libri ordinati:

Mi piacciono i libri che ti fanno leggere altri libri. Una catena che non dovremmo mai interrompere. L’unica forma di eternità che possiamo sperimentare è qui sulla terra, diceva Pia (Pera). Il giardino è una forma dell’eternità”.

Vero brivido libidinoso trovarci anche i nomi delle autrici preferite: Pia Pera, Emily Dickinson, Wislawa Szynborska, Alice Munro, Jane Austen, Annie Ernaux, Magda Szabò, Lucie Di Mélissa Da Costa,Laura Imai Messina,Vivian Meier, Frida Kahlo; fra gli autori Mark Strand, Emanuele Trevi, Kent Haruf, Murakami Haruki … e tanti, tanti titoli più che mai accattivanti di cui prendere nota per sprofondare in nuove storie.

Tante persone cercano storie, non importa chi le abbia scritte, servono storie per distrarsi, per immedesimarsi, per farsi trasportare altrove. Chiedono storie che non facciano male, che siano disposte a curare una ferita, a infondere fiducia e bellezza.

Grazie quindi ad Alba Donati per avere dato una scossa al desiderio di saperne di più, alla libertà dei pensieri, alla voglia di diventare pellegrini verso la sua creatura e ricordare sempre che:

la libreria è una scuola, una finestra su un mondo che pensiamo di conoscere e non è vero”.

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